Concorso scrittori in classe 3D

La parola "libertà" l'abbiamo incontrata tante volte sul libro di storia.

Con il lockdown e tutti i cambiamenti che sono avvenuti nelle nostre vite, questa parola ha assunto nuove sfumature anche per noi. 

Da questo spunto sono nate alcune riflessioni che trasmettono le sensazioni provate. 

Ecco quelle di Rayan e Federico:

 

Ecco a voi una "carrellata" di aforismi, scritti dagli alunni della classe 3D della scuola secondaria di I grado di Rocca de' Baldi. 

I ragazzi si sono dilettati nella scrittura, dopo aver partecipato con entusiasmo alla manifestazione "Scrittori in città". 

Pubblicheremo di volta in volta le frasi più emozionanti.

  scrittori in classe 3 page 0001 1

 

Vi invitiamo a partecipare scrivendo i vostri pensieri ricordandovi che:

"la scrittura è la pittura della voce..." (Voltaire)

   Buon Natale!!!

 

«Ma è nera!».

«No, è blu!».

«Se ti dico che è nera!».

«Valerio, lo sai che hanno inventato gli occhiali? Li vendono...».

«Allora comprateli!».

Mentre Simone e Valerio continuano a litigare sul colore della felpa, gli altri ragazzi sono attorno a Matteo che sta ancora tremando: alcuni lo consolano, altri osservano la chiave che ha in mano, qualcuno lo guarda a distanza e Serena non lo guarda proprio, intenta ad ascoltare la discussione tra i due.

«Ma è ovvio che è nera, vero Cecilia?!».

Non ottenendo risposta Serena replica la domanda con una punta di preoccupazione mano a mano crescente:«Cecilia-CECIlia-CECILIA!!».

La domanda si trasforma in un urlo straziante che richiama l’attenzione di tutti i presenti: persino Valerio e Simone interrompono la lite sul colore della maglia.

«Ma cosa urli – interviene Simone lanciando la felpa contro Serena – Cecilia sarà con Anna Vita, no? Dove vuoi che sia?».

«Sì, appunto! E Anna Vita dov’è?».

Segue un attimo di silenzio durante il quale tutti si accorgono che mancano Cecilia e Anna Vita.

Immediatamente tutti cominciano a parlare in disordine chiedendosi dove possono essere finite le due ragazze.

La discussione viene improvvisamente interrotta da un urlo a due voci che però viene subito soffocato da un rumore di altra origine, come di un qualcosa che cade.

«La soffitta!!».

Senza fare altre parole corrono disordinatamente su per le scale.

Il primo ad arrivare alla porta della soffitta è Davide che abbassa la maniglia senza esitare, seguito da tutti gli altri.

Una volta entrati, la scena che si presenta ai loro occhi è inaspettata: Gabriele a terra, legato con i fili delle luci di Natale e con una pallina dell’albero di Natale in bocca.

«Questo traditore – urlano in coro Anna Vita e Cecilia – ha cercato di ucciderci!».

I ragazzi, stupiti, si rivolgono a Gabriele che cerca di rispondere ma riesce soltanto a mugolare suoni indistinti.

«Cosa ha detto?».

«Non si capisce, perché gli avete messo ‘sta roba in bocca?».

«Per non farlo urlare» risponde Cecilia.

«E quindi? Ci siamo solo noi in questa casa!».

«Per ora – prosegue Cecilia togliendo la pallina dalla bocca di Gabriele – sentite cos’ha da dire».