L’appuntamento

«Passano giorni, mesi, anni..... tutto è così diverso dal quel giorno.... il giorno in cui è sparita Samantha».

«Hai ragione, Diana, sembra ieri invece sono passati già cinque anni».

Tra Serena e Diana cala il silenzio. Accelerano il passo verso un vecchio edificio in mezzo al bosco.

 

È una serata di ottobre. Gli amici, per onorare quello che sarebbe stato il diciassettesimo compleanno di Samantha, si recano nella casa che apparteneva al nonno.

Una volta entrate, le due ragazze trovano ragnatele ovunque: normale, data l'età di quell'edificio. Meno normale invece è trovare tutti vestiti sparsi di qua e di là e quasi tutti i vetri rotti.

Tutto tace.

«Ma secondo te – bisbiglia Serena – ci sarà già qualcun altro o siamo noi da sole?».

«No ma stai tranquilla, staranno arrivando».

«Non sto tranquilla – sbraita Serena – quegli str***i ci hanno fatto venire qua come due sceme e noi ci siamo cascate!».

Serena mentre dice questo tira un calcio violentissimo alla porta del ripostiglio, a destra dell'entrata.

Dall'interno, improvvisamente, si sentono delle voci spaventate.

La porta si spalanca di colpo. Uno dopo l'altro escono dal ripostiglio Simone, Mario, Federico, Davide, Francesca e Gabriele.

Insieme a loro esce anche una specie di nube...

«Finalmente siete arrivate – dice Francesca – adesso possiamo iniziare la festa».

«La festa?!» domanda perplessa Diana.

Simone si avvicina a Serena e con una trombetta da stadio le suona nell'orecchio destro.

Serena fa un salto e reagisce tirandogli uno schiaffo in faccia.

«Deficiente! Mi hai spaventata!».

«Calma sorella, era un prank» interviene Davide sventolando il telefonino.

«Ma gli altri - chiede Diana – dove sono?».